"Un testo composito circuisce la lucidità frenetica di Francisco Copello, mimo sì, ma anche danzatore la cui arte propone un’attività il cui volto, lo sguardo, la mano si uniscono senza sottrarre peraltro, alcun particolare.
Tanto quanto la maschera del clown posa sull’irreale, quella del mimo soggiace alla realtà di cui si fa trasmettitore. A questo punto è bene rendersi conto che Giuliana è narratrice-pittrice e quanto presenta è un racconto, a volte chiuso in una sola fotografia e qui il mimo avrà il volto di chi media o è mediato in un incredibile sommario storico, in cui la trascrizione fotografica non prende una ruga." Gianna Ciao |